venerdì 31 gennaio 2014

No alla deregulation a mare

Duro attacco dei rappresentanti di Legambiente Calabria contro lo uso indiscriminato da parte di barche e di natanti a motore più o meno autorizzati ad un turismo mordi e fuggi per la visita della prospiciente grotta dell’Isola di Dino. Il Presidente Francesco Falcone chiede la regolamentazione dello ingresso dei natanti a motore nelle grotte dell’Isola di Dino per valorizzare la natura e non distruggere definitivamente il paesaggio. "Natanti irresponsabili che si rendono protagonisti di potenziali scempi
ambientali che possono distruggere il nostro patrimonio paesaggistico ed ambientale". Le coste e le bellezze del territorio sono "ormai nelle mani della ’ndrangheta, ormai sempre più infiltrata nel settore turistico per i loro loschi affari contribuenti agli scempi ecologici ed urbanistici perpetrati da amministratori miopi".ma anche da cittadini, operatori turistici con la smania di far cassa. “L’Amministrazione Comunale di Praia a Mare deve sapere più responsabilmente e consapevolmente che quest’area rientra nella tutela dei Siti Comunitari – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette di Legambiente – e quindi un ambiente delicato che deve avere misure di tutela precise al momento non attuate". La Valutazione di Incidenza che si aspetta deve dare risposte certe a breve tempo, "nel frattempo chiediamo l’immediato divieto di accesso – eccetto imbarcazioni a remi o mezzi ecologici sulla base di una verificata e determinata capacità scientifica di carico – alle grotte". Provvederemo a segnalare questa vicenda al Ministero dell’Ambiente ed alla Regione Calabria la violazione del diritto comunitario ed alle altre competenti autorità, per poi giungere alla richiesta di procedura d’infrazione comunitaria [....].


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